lunedì 5 maggio 2014

*SERIE "B" MASCHILE:

Il titolo:  Un brutto finale. Sconfitta in casa nell'ultima di campionato: 31-34 per il Monteprandone.

La gara: Ultima di campionato e buona occasione per agguantare il terzo posto e vendicare il pareggio dell'andata a Monteprandone ottenuto in formazione rimaneggiata. Guardiagrele quasi al completo, assenti Cellini e Nebuloso, ma con il rientrante Iezzi. Gravano però le tre settimane di pochi e scarsi allenamenti, causa festività e gite scolastiche che hanno diradato di molto le presenze dei più giovani. L'inizio è comunque buono, con il consueto bomber D'Ottavio sugli scudi e la squadra che con Iezzi al centro, gira decisamente meglio. Si segna, però la difesa è molle, lenta, e reagisce con difficoltà alle efficaci incursioni sulla sinistra del terzino avversario. L'impaccio in difesa, lentamente si trasferisce al gioco di attacco, che sembra imbrigliato da una letargia comune e affidandosi solo ai colpi di D'ottavio e Nicodemo. Manca allenamento, manca gioco e i palloni persi in attacco si sprecano. A tutto vantaggio dei marchigiani che prendono fiducia e chiudono il primo tempo in vantaggio per 14 a 15.
Mister Rapposelli, nel secondo tempo, muove le sue pedine: cambia giocatori, cambia gioco di attacco, cambia modulo in difesa ma....nulla. L'apatia del gioco è evidente, la difesa è oggi inguardabile e gli onesti pallamanisti marchigiani, diventano fenomeni imprendibili, entrando a loro piacimento dove e come gli pare.
Qualche guizzo di orgoglio da parte dei nostri ogni tanto viene fuori, ma sono episodi e servono solo a non far alzare troppo il punteggio a nostro sfavore. Così, con rassegnazione ed impotenza, si chiude l'incontro.

La foto della partita: I segnali di cedimento erano già nell'aria da tempo. La lezione di Camerano è stata un segnale chiaro. Oggi la prova che la pallamano senza allenamento non si può fare.

I nostri protagonisti:  Non citiamo nessuno. Oggi no.

Le formazioni ed i gol: Di Martino, Primavera, Cucinieri, D'Ottavio (8), Di Prinzio, Di Cocco, Sciubba (2), Nicodemo (6), Colasante (1), Massari (1), Kabtni (4), Iezzi (3), Bartolucci, Rapposelli (2).

Le pagelle della stagione:
-Di Martino, 7: un buon campionato, buone prestazioni, se si potesse allenare di più, sarebbe ancora più efficace.
-Cucinieri, 7.5: il caro vecchio Paride, una garanzia. L'uomo su cui puoi contare sempre. Il voto è per l'impegno e per... non essersi mai arreso, nonostante l'utilizzo turn-over.
-Primavera, 6.5: tanta buona volontà ma ancora tante pagnotte da mangiare... Dai Davide, sei il futuro!
-Cellini, 6: stagione complicata per il capitano. Lavoro e infortuni vari ne hanno compromesso utilizzo e prestazioni. Ma quando è servito c'è stato sempre.
-Massari, 6.5: il vecchio guerriero è sempre lì. Duro, forte, intransigente. Anche lui però perseguitato dagli infortuni che continuano a tormentalo.
-Di Prinzio, 6: la stagione di Max è stata quasi sempre sufficiente. Ha avuto giornate migliori ed altre meno. Una garanzia in difesa, ma lento in attacco.. ma lo sappiamo...bip...bip...bip.
-Iezzi, 6.5: assente nella prima parte della stagione, appena è rientrato, il suo talento ha avuto modo di esprimersi solo a tratti. Di certo senza lui, il gioco della squadra cambia.
-Nicodemo, 6: il “fenomeno” avrebbe meritato un voto in più per la purezza cristallina della sua classe. Peccato sia soggetto di tanto in tanto a dei  “black out” che gli spengono letteralmente il cervello. Ma per il resto, una gioia vederlo giocare.
-Sciubba, 5: Simone, che doveva essere l'uomo di punta in questa squadra, si è via via spento fino ad assumere un ruolo di rincalzo. Peccato. Con la sua statura e potenza, poteva fare molto di più ma la pallamano, è evidente, non è in cima  a suoi pensieri.
-Adorante, 6: il buon Guido sarebbe stato utilissimo in diverse circostante. Purtroppo il suo lavoro non glielo permette e si è visto poco in campo. Il voto è quindi di stima. 
-Colasante, 7: anche Massimo “Minimo”, ha ben iniziato. L'impegno c'è stato, sempre presente, sempre a disposizione, ma ha reso un po' meno delle aspettative, soprattutto nel finale di stagione. Crescerà sicuramente di più la prossima stagione.
-Fontana, 6.5: Federico lotta da sempre contro i fondamentali di pallamano, che non ha. Ma lo fa con impegno e volontà. Il voto premia la sua forza e la sua voglia di giocare.
-Di Cocco, 6: non c'era molto spazio in campo quest'anno per il buon Giovanni, però lui non ha mollato e ha continuato a mettere esperienza alle spalle. Ha un buon futuro da pivot, comunque.
-Bartolucci, 6: Valerio è un talento da coltivare. Peccato si sia perso 2/3 di campionato per una inspiegabile crisi di rigetto. Ma è tornato e se non molla, ha un grande futuro. Alti e forti come lui, non li trovi spesso.
-Kabtni, 6.5: Soufienne ha 44 anni, lavora come un matto e ha poco o nulla tempo per allenarsi. Però in campo, e se la lucidità lo assiste, per qualche tratto, può fare ancora la differenza.
-D'Ottavio, 8: dopo 4 anni di inattività, decidere di perdere 10 kg. e ricominciare ad allenarsi, non è da tutti. Legnoso come sempre, continua ad essere il “bomber” di sempre, finché il fiato lo assiste.
-Lombardi, 6: utilizzato pochissimo, deve ancora crescere in quel ruolo delicato che si è scelto. Ma è giovane ed avrà tutto il tempo per migliorarsi.
-Rapposelli M., 7: Mattia, la nostra croce e delizia. Forte come un toro, tiro micidiale, bravo in difesa ma anche lui soggetto però anche lui a black out mentali, che ne condizionano le prestazioni. Quando imparerà a gestirsi e soprattutto capire che per segnare deve saltare di più, sarà quasi inarrestabile.
-Nebuloso, s.v.: il voto me lo daranno i miei compagni di squadra. Non mi giudico, perché per me, a 54 anni, e dopo 37 anni di pallamano, ogni convocazione è stata un successo. Sono obiettivamente stato impiegato pochissimo, ed avrei voluto  e potuto  dare di più, ma due gol alla corazzata Città S.Angelo, li ho segnati, e questo basta. Peccato il ginocchio saltato alla fine.
-Rapposelli F., 7: il nostro grande mister ce l'ha messa tutta per far crescere movimento, squadra e giocatori. L'impegno è stato imponente. Peccato non abbia raccolto dai giovani tutta la semina che ha impiegato. Per sua stessa ammissione è dovuto ricorrere ai senatori sempre di più fino a escludere i giovani dai titolari. E questo non va bene. La sua decisione di mollare a seguito di questo è comprensibile e ci dispiace. Speriamo ci ripensi.
ADDETTO STAMPA S.B.M., DINO NEBULOSO