Il titolo: Una dura
lezione di umiltà: come perdere una partita già vinta.
La gara: Il
Guradiagrele si presenta al Centi-Colella dell'Aquila, quasi in
formazione-tipo, mancando ancora Mattia Rapposelli. Il mister decideva
dall'inizio di puntare sull'esperienza e il sette base era composto dai più
esperti, con il solo Colasante a rappresentare i giovani. Sulla carta quindi,
sembrava essere una partita senza storia e in effetti il divario tecnico tra le
due squadre è evidente fin dalle prime battute. Buon inizio appunto dei
guardiesi, ma i giovani aquilani, supportarti dalla roccia Marzolo (un più che
veterano), riescono improvvisamente ad infilare un parziale di 5-0, portandosi
a +3 a metà del primo tempo. Time out obbligato per mister Rapposelli per riordinare
le idee e far prendere coscienza alla squadra delle proprie qualità. Detto
fatto. Parziale di 10-0 per i nostri e partita virtualmente chiusa ma, proprio
alla fine del tempo, subiscono due gol di fila. La squadra si è chiaramente
adagiata sui propri allori e nella pallamano questo non è mai consigliabile.
Brutto segnale. Primo tempo chiuso in vantaggio 8-13 ma il peggio doveva ancora
arrivare.
Alla ripresa del gioco evidentemente, i 5 gol di vantaggio
davano ai gialloblù, l'effimera sicurezza di risultato acquisito. Invece, gli
aquilani ci credevano, non mollavano e piano piano rosicavano gol dopo gol,
l'iniziale vantaggio dei nostri. In questa fase, il Guardiagrele era
inguardabile. Molli in difesa, inefficaci in attacco, idee confuse e poco,
troppo poco mordente. Sarebbe tempo di fare dei cambi, sia per dare fiato ai
titolari che per far sfogare gli scalpitanti in panchina. Ma il mister non se
la sente di rischiare, confidando nelle qualità tecniche dei titolari e memore
dell'eccezionale recupero del primo tempo. Purtroppo le cose vanno
diversamente. La squadra reagisce poco e male, ci si mette pure l'arbitro che,
con qualche decisione sfortunata, non punisce adeguatamente alcune azioni
scorrette dei padroni di casa. E così, a due minuti dalla fine, arriva prima il
pareggio e poi il gol del vantaggio che chiude il risultato a 22-21 per
l'Aquila.
La foto della partita: Cancellata in 35 minuti di abulia, l'ottima
prova con il Città S.Angelo. Risulta evidente, all'occhio di chi vi scrive, che
questa squadra si regge sull'equilibrio tra giovani e veterani. Puntare solo su
uno di questi elementi, evidentemente, spezza questa armonia e toglie mordente
e voglia di lottare fino in fondo. Per cui, anche a costo di rischiare di
perdere (visto che alla fine il risultato non cambia), secondo me, è necessario
comunque dar spazio alla panchina, per buttare dentro motivazioni e grinta.
Aspettare di avere gol di vantaggio per far giocare tutti, non può e non deve essere l'unico motivo di fare
i cambi.
I nostri protagonisti: Potremmo citare qualcuno che si è
distinto un po' più degli altri, ma il pessimo secondo tempo giocato da tutti,
annulla ogni merito. Una sola nota per il ritorno in campo dopo qualche anno di
stop, per Stefano D'Ottavio, che oltretutto ha anche segnato. Forza bomber!!
Le formazioni ed i gol: Di Martino (p.), Cucinieri (p.), D'Ottavio (3),
Bartolucci (1), Iezzi (8), Di Prinzio, Nebuloso, Sciubba, Nicodemo (3), Colasante (2), Kabtni (3),
Cellini (2), Massari (1), Fontana.
Addetto Stampa SBM - Dino Nebuloso